COMUNICATO STAMPA
20 Marzo 2024
ANMED, il Nomenclatore Tariffario Ambulatoriale e il diritto alla salute: il parere della Presidente Dottoressa Elisa Interlandi
ANMED (Associazione Nazionale di Medicina, Diagnostica, Salute e Benessere) è una libera associazione professionale fra soggetti del comparto sanitario operanti in Italia o all’estero, aconfessionale e apartitica che agisce nel pieno rispetto delle norme nazionali e internazionali con finalità di interesse generale promuovendo la tutela della salute e del benessere psicofisico nella sua interezza.
Con il presente comunicato, la Dottoressa Elisa Interlandi Presidente dell’ANMED aderente all’U.A.P., Unione Ambulatori e Poliambulatori, vuole pronunciare la propria posizione sul Nomenclatore Tariffario Ambulatoriale e la partecipazione dell’Associazione alla manifestazione che si terrà mercoledì 20 marzo a Roma presso il Teatro Brancaccio.
“L’attuale Nomenclatore e rimasto in stallo per 7anni; Per procedere alla nuova strutturazione tariffaria sarebbe stato indispensabile assicurarsi preliminarmente la disponibilità di fondi.
Pur riconoscendo la necessità di provvedere ad un aggiornamento del Nomenclatore sono fortemente allarmata dalla revisione al ribasso dei rimborsi che, scendendo oltre la soglia di costo dei materiali stessi, prevediamo che possa arrecare un danno alle strutture private, ampliare il debito delle strutture pubbliche e mettere a rischio, soprattutto, la qualità e quantità delle cure che si possono offrire ai pazienti.
Le strutture private hanno un ruolo territoriale rilevante, mettendo a disposizione la professionalità, il rapporto medico-utente e le tempistiche idonee per la diagnosi e la cura nel pieno rispetto della libertà di scelta e della centralità del paziente. I laboratori e ambulatori privati convenzionati, rappresentano realmente agli occhi dei cittadini i principali erogatori della medicina del territorio, un punto di riferimento per chi ha la necessità frequente di effettuare controlli e analisi, con la certezza di una risposta rapida e puntuale.
Si tratta di risorse straordinarie per la collettività, che costantemente sono poste sotto verifiche e controlli rigidi da parte delle autorità competenti e possiede tutti gli asset ed i requisiti per prestare i servizi di prevenzione, diagnosi e cura in modo appropriato.
Tutto ciò, invece, porterà a non poter più erogare centinaia di prestazioni in quanto con queste tariffe non sarà più possibile riconoscere la giusta retribuzione del nostro lavoro e, qualora lo facessimo, porteremmo le nostre strutture al fallimento.
Un disagio che dividerà ancora di più l’Italia per diversità del servizio del sistema sanitario, ma anche al collasso e fallimento delle strutture sanitarie pubbliche e private convenzionate. L’Emilia Romagna e la Lombardia, infatti, hanno già revisionato il tariffario rendendolo sostenibile, invece le Regioni in piano di rientro non potranno. Una disparità del sistema che il cittadino non dovrebbe più subire. ANMED è portavoce di un modello sanitario territoriale, sostenibile ed avanzato per tutti i cittadini ed operatori. L’inefficienza economica di ampliare i LEA tagliando le tariffe è un processo metodologico errato così come anche si evince dal parere dell’Agenas.