I farmacisti guadagnano vendendo medicinali, prodotti di bellezza e servizi sanitari. Ora potranno fare anche esami medici rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale. Ma le nuove norme non disciplinano il conflitto di interessi. Ecco chi è che ci guadagna davvero.
Guarda il servizio di Milena Gabanelli andato in onda lunedì 20 maggio 2024 all’interno della rubrica Dataroom del Corriere della Sera.
La Dott.ssa Elisa Interlandi, Presidente dell’ANMED e Vice Presidente dell’U.A.P., Unione Ambulatori e Poliambulatori, ha parlato di questo argomento lo scorso 13 maggio a Bari quando ha partecipato alla tavola rotonda indetta da U.A.P (Unione ambulatori e poliambulatori) dal titolo: “Le sfide della sanità territoriale. Il valore del capitale umano e la capillarità del servizio”.
“Tanti requisiti vengono richiesti a strutture come i laboratori che aderiscono al sistema del SSN e vengono in tal modo sottoposte a tantissima burocrazia e per di più a lottare per un tariffario equo che gli consenta di mantenere un’alta e accreditata qualità del servizio. D’altra parte, invece, ci sono “strutture di servizio” come le farmacie che garantiscono esami di auto controllo, auto analisi, auto prescrizione, che ai laboratori sono vietati e che in quei contesti sono eseguite per giunta da figure professionali non specificamente qualificate. Tutto ciò non arreca danno solo ai laboratori, ma soprattutto ai cittadini: un dato analitico errato o non appropriato può cambiare la vita delle persone.
La diagnostica di primo livello viene cancellata e consegnata nelle mani di soggetti non preparati. Abbiamo bisogno, invece, di una forte spinta politica verso un’assistenza sanitaria centrata sul paziente. La cooperazione tra professionisti, amministratori e cittadini per sviluppare reti collaborative sanitarie costituisce l’evoluzione naturale e l’innovazione più pertinente per un sistema sanitario che si ponga questo obiettivo. E I laboratori hanno una precisa funzione a questo proposito, in quanto sono una delle principali strutture di supporto all’accertamento periodico dello stato di salute delle persone e possono contribuire alla attuazione di programmi di prevenzione e diagnosi precoce collaborando periodicamente agli screening.
Ogni individuo ha diritto a servizi appropriati per tutelare la salute e lo specialista della medicina di laboratorio è una risorsa accreditata dal SSN che non solo è fondamentale per la fase analitica, ma può svolgere un ruolo importante di consulenza, con l’obiettivo di offrire l’esame giusto, per il paziente giusto, al momento giusto e anche la corretta interpretazione ed il corretto utilizzo del dato.
Liberalizzate tutti ed entriamo tutti in competizione ma non favorite le strutture non opportune aggravando chi, per il rispetto del paziente, sostiene costi continui per mantenere il proprio livello di precisione e attenzione.
Le strutture di laboratorio sono centri dalla parte del paziente. La qualità per noi è il requisito che definisce la nostra identità come strumento a servizio della cura”.